Francesco Vaccarone
(La Spezia 1940)

Si avvicina all’arte giovanissimo, si dedica a studi classici e filosofici. Pittore, scultore ed incisore, l’iniziale ricerca di una propria identità lo porta a praticare una pittura spesso confrontata con varie tendenze artistiche come il Cubismo, il Futurismo, l’Espressionismo, il Surrealismo, l’Informale e il Nouveau Realisme, fino ad approdare alle esperienze della Poesia Visiva Internazionale. Nonostante i brillanti risultati riscossi nei suoi ateliers a Genova, Milano, Roma e Stoccolma, Vaccarone ha sempre avuto un attaccamento viscerale nei confronti della propria città partecipando attivamente allo sviluppo della cultura locale. Le sue opere d’arte conquistano a tal punto che l’artista espone in Europa, America Latina, Egitto, USA, in spazi pubblici e privati. Nel 1988 vince il Premio Internazionale “Do Forni” a Venezia, nel 1977 e 1990 il Palazzo dei Diamanti di Ferrara ordina le sue esposizioni e nel 2011 è invitato alla Biennale Internazionale di Venezia nel Padiglione Italia. Vasta la collaborazione dell’artista con Startè, tra le tante mostre realizzate insieme “Jazz ItalianDays” al Lincoln Center di New York (2010),“Fragmenta” presso il Parlamento Europeo di Strasburgo (2010) e Bruxelles (2011), “Opere 1957/2011” al CaMeC (2011), “Codici minati” a Portovenere (2012), “Davanti all’Infinito” alla Spezia (2012), “Mus-e Museum” (2014), “Collezione privata” a Sarzana (2015), “Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce” a Genova (2016), “Tra Lerici e Turbìa” a Lerici (2017), inoltre, recentemente, ha partecipato alla mostra China ItalyExperience Space durante la 58ª Biennale di Venezia (2019) e ed ha esposto le sue opere nella mostra“80×80”alla Spezia (2021).